3.4: Operatori, autofunzioni, autovalori e autostati

L’operatore Laplaciano è chiamato operatore perché fa qualcosa alla funzione che segue: cioè produce o genera la somma delle tre derivate seconde della funzione. Naturalmente, questo non viene fatto automaticamente; è necessario fare il lavoro, o ricordarsi di usare correttamente questo operatore nelle manipolazioni algebriche. I simboli per gli operatori sono spesso (anche se non sempre) denotati da un cappello ^ sopra il simbolo, a meno che il simbolo sia usato esclusivamente per un operatore, ad esempio \(\nabla\) (del/nabla), o non coinvolga la differenziazione, ad esempio \(r\) per la posizione.

Ricordo, che possiamo identificare l’operatore di energia totale, che è chiamato operatore hamiltoniano, \(\hat{H}), come costituito dall’operatore di energia cinetica più l’operatore di energia potenziale.

Utilizzando questa notazione scriviamo l’equazione di Schrödinger come

L’Hamiltoniana

Il termine Hamiltoniana, dal nome del matematico irlandese Hamilton, deriva dalla formulazione della meccanica classica che è basata sull’energia totale,

piuttosto che sulla seconda legge di Newton,

L’equazione \(\ref{3-23}) dice che l’operatore hamiltoniano opera sulla funzione d’onda per produrre l’energia, che è un numero, (una quantità di Joule), per la funzione d’onda. Una tale equazione, in cui l’operatore, operando su una funzione, produce una costante per la funzione, è chiamata equazione degli autovalori. La funzione è chiamata funzione propria, e il valore numerico risultante è chiamato autovalore. Eigen qui è la parola tedesca che significa sé o proprio.

È un principio generale della Meccanica Quantistica che esiste un operatore per ogni osservabile fisico. Un osservabile fisico è qualsiasi cosa che può essere misurata. Se la funzione d’onda che descrive un sistema è un’autofunzione di un operatore, allora il valore dell’osservabile associato è estratto dall’autofunzione operando sull’autofunzione con l’operatore appropriato. Il valore dell’osservabile per il sistema è l’autovalore, e il sistema è detto essere in uno stato proprio. L’equazione \(\ref{3-23}) afferma matematicamente questo principio per il caso dell’energia come osservabile.

Contribuenti e attribuzioni

  • David M. Hanson, Erica Harvey, Robert Sweeney, Theresa Julia Zielinski (“Quantum States of Atoms and Molecules”)

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