Elizabeth L. Van Lew, (nata il 17 ottobre 1818, Richmond, Va., U.S.- morta il 25 settembre 1900, Richmond), agente della guerra civile americana che, attraverso un’abile pianificazione e fingendo una malattia mentale, riuscì a raccogliere importanti informazioni per l’Unione.
Van Lew era figlia di una ricca famiglia di origini nordiche. Fu educata a Filadelfia e crebbe con forti opinioni antischiaviste. Durante gli anni 1850, sotto la sua influenza, i domestici della famiglia furono liberati. Allo scoppio della guerra civile rimase fermamente e pubblicamente fedele agli Stati Uniti. Fece molte visite ai prigionieri dell’Unione nella prigione Libby di Richmond, in Virginia, portando cibo, vestiti e altri oggetti e spesso portando via informazioni militari che era in grado di trasmettere alle autorità federali. In alcune occasioni nascose i prigionieri evasi in casa sua.
Nel marzo del 1864, dopo il fallito tentativo del generale Hugh J. Kilpatrick di aprire la prigione di Libby durante un raid della cavalleria a Richmond (un raid apparentemente pianificato in risposta alle informazioni raccolte da Van Lew che i prigionieri sarebbero stati presto spostati più a sud), lei e i suoi agenti portarono audacemente fuori dalla città il corpo del colonnello Ulric Dahlgren. Dahlgren, comandante in seconda di Kilpatrick e figlio dell’ammiraglio John A.B. Dahlgren, era stato ucciso nell’incursione, e i suoi resti avevano sofferto indignazioni per mano di una cittadinanza indignata di Richmond.
Durante l’anno di assedio di Richmond e Petersburg nel 1864-65, Van Lew svolse servizi inestimabili nella raccolta di informazioni. Il suo presunto stile di aberrazione mentale, che le fece guadagnare l’indulgente soprannome di “Crazy Bet” nei dintorni di Richmond, le permise di proseguire insospettabile. I suoi contatti raggiunsero persino la casa di Jefferson Davis, dove aveva piazzato uno dei suoi ex servitori.
Dopo la caduta di Richmond nell’aprile 1865 Van Lew fu ringraziato personalmente e ricevette protezione dal generale Ulysses S. Grant. Sotto il presidente Grant ricoprì l’incarico di direttrice delle poste di Richmond dal 1869 al 1877. In seguito lavorò come impiegata nel Dipartimento delle Poste a Washington, D.C., fino alla fine degli anni 1880. Van Lew tornò poi in povertà a Richmond, dove era ancora un’emarginata sociale a causa delle sue attività belliche. Negli anni successivi protestò contro le tasse perché le fu negato il voto. Visse nella villa di famiglia a Richmond fino alla sua morte.