Un geoglifo è un grande disegno o motivo (generalmente più lungo di 4 metri) prodotto sul terreno e tipicamente formato da rocce clastiche o elementi simili durevoli del paesaggio, come pietre, frammenti di pietra, alberi vivi, ghiaia o terra.
1 – Le linee di Nazca
Le linee di Nazca sono una serie di antichi geoglifi situati nel deserto di Nazca nel Perù meridionale. L’alto e arido altopiano si estende per più di 80 km (50 miglia) tra le città di Nazca e Palpa sulla Pampa di Jumana a circa 400 km a sud di Lima.
Anche se alcuni geoglifi locali assomigliano ai motivi di Paracas, gli studiosi credono che le Linee di Nazca siano state create dalla cultura Nazca tra il 400 e il 650 d.C. Le centinaia di figure individuali variano in complessità da semplici linee a colibrì stilizzati, ragni, scimmie, pesci, squali, orche e lucertole.
2 – Gigante di Atacama
Il Gigante di Atacama è un grande geoglifo antropomorfo nel deserto di Atacama, Cile. Situato a “Cerro Unitas”, è la più grande figura antropomorfa preistorica del mondo con un’altezza di 119 metri (390 piedi) e rappresenta una divinità per gli abitanti locali dal 1000 al 1400.
La figura era un primo calendario astronomico per sapere dove la luna sarebbe tramontata; conoscendo questo si poteva determinare il giorno, il ciclo dei raccolti e la stagione. I punti sulla parte superiore e laterale della testa dicevano che stagione sarebbe stata a seconda del loro allineamento con la luna, che era molto importante per determinare quando la stagione delle piogge sarebbe arrivata nell’arido Atacama.
3 – Uffington White Horse
Il Cavallo Bianco di Uffington è una figura preistorica di collina altamente stilizzata, lunga 110 m (374 piedi), formata da profonde fosse riempite di gesso bianco schiacciato. La figura si trova sulle pendici superiori di White Horse Hill in Inghilterra.
La figura risale presumibilmente alla “preistoria successiva”, cioè all’età del ferro (800 a.C.-100 d.C.) o alla tarda età del bronzo (1000-700 a.C.).
Questa opinione era generalmente sostenuta dagli studiosi anche prima degli anni ’90, sulla base della somiglianza del disegno del cavallo con figure comparabili nell’arte celtica, ed è stata confermata dopo uno scavo del 1990 guidato da Simon Palmer e David Miles dell’Unità Archeologica di Oxford, in seguito al quale i depositi di limo fine rimossi dal “becco” del cavallo sono stati scientificamente datati alla tarda età del bronzo.
4 – Candelabro di Paracas
Il Candelabro di Paracas, chiamato anche il Candelabro delle Ande, è un noto geoglifo preistorico trovato sulla parete nord della penisola di Paracas nella baia di Pisco in Perù. Il disegno è tagliato a due piedi nel terreno, con pietre forse di una data successiva poste intorno ad esso. La figura è alta 595 piedi, abbastanza grande da essere vista a 12 miglia dal mare.
5 – Blythe Intaglios
I Blythe Intaglios o Blythe Geoglyphs sono un gruppo di figure gigantesche trovate sul terreno vicino a Blythe, California nel deserto del Colorado.
Gli intagli si trovano ad est delle Big Maria Mountains, circa 15 miglia (24 km) a nord del centro di Blythe, appena ad ovest della U.S. Highway 95 vicino al fiume Colorado. La più grande figura umana è lunga 171 piedi (52 m).
Le figure sono così immense che non furono osservate dai non indiani fino al 1930. L’insieme dei geoglifi comprende diverse decine di figure e un labirinto, che si pensa siano di natura cerimoniale. Si ritiene che risalgano al 1000 a.C.
6 – Opere dei Vecchi
Gli aquiloni del deserto – conosciuti dai beduini locali come le Opere dei Vecchi che raffigurano una serie di “ruote”, tra gli altri motivi, si trovano nei deserti di Siria, Giordania, Israele meridionale e Arabia Saudita.
Si ritiene che siano stati utilizzati per la caccia agli animali selvatici e consistono in lunghi muri a secco che convergono su un collo che si apre in uno spazio ristretto che veniva utilizzato come piano di uccisione. La lunghezza dei muri può arrivare a centinaia di metri e può essere vista meglio dall’alto. La maggior parte dei nibbi del deserto sono stati datati con metodi scientifici tra i 3 e i 5 mila anni.
7 – Geoglifi dell’Amazzonia
Dagli anni 70, numerosi geoglifi sono stati scoperti su terreni disboscati nella foresta amazzonica, in Brasile, portando ad affermazioni su civiltà precolombiane.
Ondemar Dias è accreditato di aver scoperto per primo i geoglifi nel 1977 e Alceu Ranzi di aver approfondito la loro scoperta dopo aver sorvolato Acre.
8 – Alce russo
Il geoglifo scoperto vicino a Zyuratkul in Russia raffigura i contorni accurati di un animale simile a un alce o un’alce, con quattro gambe, due corna e un lungo muso. Potrebbe anche aver avuto una coda, tuttavia questa è stata ora oscurata.
Gli scavi hanno portato alla luce pietre larghe 4,5 metri (15 piedi), precisamente sotto il contorno ad una profondità di 30 centimetri (12 pollici) a 40 centimetri (16 pollici). I bordi sono costituiti da grandi pietre con un centro pieno di pietre più piccole.
Il sito è stato datato al Neolitico o al Calcolitico tra il 4000 e il 2000 a.C. da più di quaranta strumenti di pietra simili a picconi scoperti sul posto durante gli scavi recenti.
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