“Il calcio alla gru era illegale” è un mito pernicioso di Internet a cui viene dato ulteriore credito nella serie CK, quando Johnny dice a Daniel che il calcio non era legale; presumibilmente perché, come molte altre persone, gli autori di CK sono confusi sulle regole reali dei tornei di point-karate del 1980, che erano solo “più o meno” spiegate nel film originale KK.
Ecco la citazione testuale di KK quando Ali spiega le regole a Daniel:
“Tutto ciò che sta sopra la vita è un punto. Puoi colpire la testa, lo sterno, i reni, le costole. Capito?”
In tutti gli incontri preliminari mostrati in KK, diversi punti netti vengono segnati (e un incontro viene vinto) da calci in faccia, riflettendo la realtà che i calci in faccia erano, di fatto, tecniche legali, e stabilendo chiaramente che sono legali nell’universo KK.
Tuttavia, non viene mai dichiarato esplicitamente che mentre i calci in faccia di un avversario in piedi sono legali, i pugni in faccia non lo sono – cosa tipica dei tornei di point-fighting degli anni ’80. Questa regola apparentemente controintuitiva esisteva in gran parte per distinguere lo sport del point-fighting dal kickboxing.
Per confondere gravemente la questione, Johnny colpisce apertamente Daniel in faccia durante il loro incontro, ma l’arbitro (Pat Johnson) lo chiama “scontro” e non assegna alcun punto, il che è spiegabile solo come un grave errore da parte sua. I pugni in faccia sono esplicitamente illegali e avrebbero dovuto essere motivo di avvertimento, detrazione o addirittura squalifica.
La folla fischia Johnny, che segue con la famigerata gomitata al ginocchio. Daniel poi riesce a rialzarsi e a mettersi nella posizione della gru, atterra con un calcio alla faccia di Johnny perfettamente legale e vince il torneo.
Il pubblico fischia Johnny.