Hylocereus undatus (Haw.) Britton & Rose (Cactaceae)
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Frutto del dragone
Hylocereus undatus è una delle specie più indisciplinate dell’intera famiglia dei cactus. E’ un emi-epifita, i suoi fusti carnosi, a tre angoli e snodati, si arrampicano su altre piante e producono radici aeree e fibrose che si aggrappano a qualsiasi superficie disponibile. Nel loro habitat naturale il supporto è fornito da alberi, arbusti e rocce nei boschi secchi e aperti dell’America centrale e del Sud America settentrionale, dove si pensa che la specie abbia avuto origine. In coltivazione, la distribuzione del dragon fruit è ora molto più ampia; è coltivato commercialmente in tutte le Americhe, Europa e Asia.
I nomi comuni di altri membri del genere Hylocereus includono cactus orchidea, cactus della giungla e regina della notte. Il frutto è comunemente chiamato Pitaya o Dragon Fruit e cresce fino a 10 cm di lunghezza. La buccia del frutto varia dal rosso brillante, al cremisi, al color pesca, al giallo con insolite e morbide squame verdi. All’interno del frutto commestibile c’è una polpa viscosa e biancastra piena di piccoli semi neri. È veramente una cosa esotica e bella. Sfortunatamente, il sapore non è all’altezza del suo glorioso aspetto. Ha un sapore insipido, leggermente simile al melone, che al massimo può essere descritto come “rinfrescante”; lo raccomanderei più per guarnire o decorare che per mangiarlo in sé. Il frutto può essere usato per fare succo, vino, liquore e purea per il gelato, mentre i fiori freschi ed essiccati di Hylocereus sono consumati come verdura a Taiwan.
Le vere stelle dello spettacolo dell’Hylocereus sono però i suoi straordinari fiori. I boccioli si aprono in estate, e i fiori rivelati sono veri giganti del mondo dei cactus; con 25-30 cm di lunghezza questi fiori sono i più grandi delle Cactaceae. I fiori bianchi, profumati, a forma di campana, si aprono al crepuscolo e durano solo una notte. I fiori sono autosterili e devono essere impollinati da pipistrelli o falene in natura o impollinati a mano in coltivazione per produrre frutti.
Per quelli di voi con una mente orticola avventurosa (e una serra particolarmente grande) l’Hylocereus è una pianta relativamente facile da coltivare, e si propaga facilmente sia da talee che da semi. Le sue esigenze sono le stesse della maggior parte delle piante aride. Prospera in condizioni luminose e senza gelo, in un terriccio drenante che viene tenuto all’asciutto in inverno. L’Hylocereus undatus vale lo spazio se volete vedere alcune delle più belle fioriture che il mondo delle piante ha da offrire.
Altra lettura
Nobile PS 2002. Cactus. Biologia e usi. University of California Press.
van Wyk B-E 2005. Piante alimentari del mondo: una guida illustrata. Timber Press.
National Geographic 2008. Commestibile: una guida illustrata alle piante alimentari del mondo. National Geographic.
Lisa Friend