Novembre 2009: “Il genio della chitarra elettrica”, di Charlie Christian.

christianSettant’anni fa, nell’ottobre del 1939, Charlie Christian apparve negli studi di registrazione della Columbia con una chitarra elettrica sotto il braccio, e la combinazione tra i progressi tecnologici del nuovo strumento e l’originale approccio musicale del giovane chitarrista provocò un vero e proprio scompiglio nell’uso della chitarra jazz, al punto che pochi anni dopo, quasi tutti i chitarristi jazz seguirono le orme di Charlie Christian.

Fino all’irruzione travolgente di Charlie Christian sulla scena di New York, il jazz non aveva prestato molta attenzione all’uso della chitarra tra i suoi musicisti. Infatti, fino ad allora, il suo uso era limitato a servire come accompagnamento per altri musicisti, e al massimo qualche singolo accordo in via eccezionale. Le registrazioni di questo disco, la sua migliore eredità musicale, provengono quasi tutte dal suo periodo con i vari gruppi e combo di Benny Goodman, lo straordinario clarinettista bianco che sapeva sempre che Charlie Christian avrebbe lasciato un segno. Purtroppo Christian morì molto giovane, nel 1941, quando aveva solo 26 anni, ma anche a quell’età lasciò il corpo principale delle sue registrazioni in un insolito esercizio di precocità e padronanza.

Ha avuto ancora il tempo, prima di lasciare questo mondo, di visitare nel 1941, pochi mesi prima della sua morte, le jam session organizzate in un luogo leggendario del jazz: la Minton’s Playhouse di Harlem, il luogo dove Charlie Parker, Dizzy Guillespie, Bud Powell, Thelonious Monk e Charles Mingus, diedero vita al bebop. Purtroppo, ha avuto solo il tempo di contribuire agli albori del jazz moderno.
Un album essenziale dedicato a Miguel Ángel Civico, un grande chitarrista e migliore amico.

THE MUSICIANS THE INSTRUMENTS DATA SHEET
Benny Goodman And His Orchestra Etichetta discografica: COLUMBIA RECORDS
Charlie Christian Chitarra elettrica Numero di serie: CK 40846
>Data di registrazione: 1939-1941
Luogo di registrazione: New York e Los Angeles
>Rating: 5* su 5

Altri dischi di CHARLIE CHRISTIAN

LIVE AT MINTON’S

SEVEN COME. ELEVEN

SOLO FLIGHT

Queste storiche registrazioni dal vivo del leggendario club di Harlem “Minton’s Playhouse”, nel 1941, sono un riferimento indiscutibile nella genesi del bebop. Registrate da un appassionato di jazz di nome Jerry Newman durante le famose “jam sessions” al Mynton’s, ci permettono di sentire Charlie Christian improvvisare di volta in volta accanto ai grandi di questa nuova musica che più tardi si chiamò “bebop”.

In queste tredici tracce che compongono questo disco compilation, troviamo i migliori momenti durante i due anni in cui Charlie Christian guidò la rivoluzione bebop con la sua chitarra elettrica.

Questo album, essenziale nella discografia di Charlie Christian, costituisce il periodo migliore e più creativo del chitarrista accanto al grande maestro Benny Goodman. Brani assolutamente perfetti nella loro esecuzione, pieni di swing, e con meravigliosi interventi dei solisti della band. Un album essenziale.

charlie
charlie charlie

CHARLIE CHRISTIAN.

charlie christianCharlie Christian è nato in una rispettabile famiglia di Dallas e in un ambiente musicale molto profondo. Suo padre era un chitarrista e un cantante blues, e questo, insieme ai suoi studi alla Douglas School, ha contribuito fortemente alla sua ampia base musicale. Le sue influenze principali furono i musicisti jazz che visitavano la sua città natale, e soprattutto Lester Young che, durante la sua visita in Oklahoma, dove si era già trasferito con i suoi genitori, creò una vera rivoluzione musicale negli ambienti musicali della comunità nera.

Collaborò con diversi gruppi locali e nell’orchestra dei suoi fratelli Clarence e Edward; con il pianista Alphonso Trent – vi suonava il contrabbasso – e con l’orchestra di Anna Mae Winburn. A St Louis, ha suonato brevemente con il contrabbassista Jimmy Blanton nella band di Jeter Pillars. Nel 1936, in una jam session, ha battuto tutti gli altri chitarristi di Kansas City, compreso il famoso Jim Daddy Walker, che era il miglior chitarrista dell’epoca. Fino ad allora, Christian aveva suonato la chitarra acustica, naturalmente, ma fu nel 1937 che la vita di Charlie Christian e la storia del jazz dovevano cambiare radicalmente. Conobbe Eddie Durham, il primo musicista ad utilizzare la chitarra amplificata nel jazz in un disco con Jimmie Lunceford nel 1935, ma Christian, consapevole delle possibilità di questo nuovo strumento, gli diede forme improvvisate e “inventò” tutto ciò che si poteva ottenere con questo strumento.

John Hammond, il famoso talent scout musicale, lo presentò a Benny Goodman e da allora, la relazione del clarinettista con questo giovane chitarrista nero fu un evento storico del jazz. Dopo le sue esibizioni con Benny Goodman, Christian era solito andare nei club di Harlem, e in particolare in uno sulla 118esima strada chiamato “Minton’s Playhouse” dove ogni giorno si tenevano spettacolari jam session e dove giovani musicisti sconosciuti al grande pubblico inventavano il nuovo suono del jazz, chiamato bebop. Il suo contributo a questo suono fu fondamentale, insieme al pianista Thelonius Monk e al batterista Kenny Clarke, nel dare supporto ritmico alle sonorità inventate dal tandem Charlie Parker/Dizzy Gillespie.
Purtroppo la tubercolosi contratta nell’infanzia fece morire Charlie Christian alla giovanissima età di 25 anni dopo diverse settimane di ricovero.

Temi

Durata

Stanza delle rose 2,45
Sette come undici 2,44
Gone with wind 2,59
Six appeal 3,13
Wholly cats 2,49
As long as i live 3,36
La tromba di Benny 3.46
Fida della colazione 3.21
Ho trovato un nuovo bambino 3.05
Volo solitario 2,55
Blu in “b” 1,43
Aspettando Benny 5,05
Air mail special 3,20

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