L’NBA ha annunciato diversi cambiamenti alle regole venerdì, che entreranno in vigore a partire dalla preseason 2018-19.
Il cambiamento che i fan potrebbero notare di più coinvolge i rimbalzi offensivi, poiché il tempo di tiro sarà ora resettato a 14 secondi, non 24 secondi, in quelle situazioni. L’orologio si azzererà anche a 14 secondi dopo che un fallo di palla vagante viene chiamato sulla squadra in difesa dopo un tiro libero o un gol mancato, e dopo che la squadra in attacco ottiene il possesso della palla dopo che va fuori dal campo in quelle situazioni.
Il Consiglio dei Governatori NBA oggi ha approvato all’unanimità le modifiche alle regole in vista della stagione 2018-19. Questo include una semplificazione della regola del fallo di percorso netto. Per vedere esempi della semplificazione della regola del fallo a percorso libero, vedi il video qui sotto. pic.twitter.com/HQjJCqK5rv
– NBA Official (@NBAOfficial) September 21, 2018
Il secondo cambiamento di regole coinvolge il fallo di “percorso libero”.” Secondo un comunicato stampa della NBA, “Un fallo di percorso chiaro è ora definito come un fallo personale contro qualsiasi giocatore offensivo durante l’opportunità di segnare in transizione della sua squadra nelle seguenti circostanze: la palla è davanti alla punta del cerchio nel backcourt; nessun difensore è davanti al giocatore offensivo con l’opportunità di segnare in transizione; il giocatore con l’opportunità di segnare in transizione è in controllo della palla (o un passaggio è stato lanciato a lui); e se il fallo priva la sua squadra di un’opportunità di segnare.”
Come risultato della semplificazione, gli arbitri non dovranno più fare chiamate di giudizio sul posizionamento di un giocatore difensivo per applicare la regola. La violazione della regola comporterà ancora due tiri liberi e il possesso della palla per la squadra che ha subito il fallo.
Il terzo cambiamento della regola espande la definizione di un “atto ostile”, un atto che farebbe scattare un replay. Questa regola era stata applicata solo agli atti che coinvolgono giocatori e allenatori, ma ora includerà interazioni ostili con arbitri e tifosi.