La confessione di fede della Chiesa luterana
Nel 1530, l’imperatore Carlo V convocò i principi tedeschi a una dieta ad Augusta per porre fine ai dissensi ecclesiastici. Ad ogni principe fu chiesto di dichiarare per iscritto in tedesco e in latino le sue opinioni religiose e gli abusi ecclesiastici da correggere. Il principe elettore di Sassonia affidò il compito a Melanchton, poiché sapeva che l’uomo era moderato e sperava ancora di arrivare ad un accordo con i principi cattolici. Fu quindi sottoposto a Lutero che diede la sua totale approvazione con queste parole: “Mi piace molto e non vorrei correggerlo o modificarlo. Inoltre non sarebbe appropriato, perché non posso camminare così rapidamente”
Gli altri principi evangelici e i delegati delle città portarono ciascuno un progetto di dichiarazione di fede. Essi decisero di avere una sola dichiarazione, e così la Confessione di fede di Melanchton fu firmata da tutti i principi luterani e presentata a nome di tutti gli stati evangelici tedeschi. La prefazione era un indirizzo all’imperatore che dichiarava il desiderio dei principi evangelici di giungere ad un accordo con i principi cattolici, e chiedeva un concilio cristiano.
La prima parte tratta di questioni dottrinali. Mostra come i protestanti restaurano la genuina dottrina della Chiesa cristiana universale attraverso le Scritture e i Padri della Chiesa. La seconda parte riguarda le pratiche da modificare o già modificate nei nuovi stati riformati, vale a dire l’Eucaristia, il matrimonio dei preti, la messa, la confessione, le istruzioni alimentari, i voti monastici, il potere dei vescovi.
Le indulgenze, il pellegrinaggio, l’autorità del papa e la dottrina del purgatorio non sono stati menzionati per placare e sottolineare i più importanti.
Quanto ai principi cattolici essi rifiutarono di presentare la loro professione di fede. Sostenevano di non aver bisogno di giustificare la loro posizione perché rimanevano fedeli alla fede cristiana. Costrinsero Carlo V a schierarsi con loro. Così, invece di fare da arbitro, chiese ai teologi cattolici di rimproverare la “Confessione di Augusta”.
Per quanto riguarda i principi protestanti, essi chiesero a Melanchton di scrivere un’apologia della “Confessione di Augusta” che l’imperatore rifiutò di accettare.
Il 19 novembre 1530, la dieta di Augusta” emise il seguente verdetto: la dottrina luterana è confutata dalle Scritture. I principi protestanti dovevano sottomettersi entro sei mesi.
Melanchton rielaborò la sua Apologia per dimostrare che il decreto di Augusta era una bugia. Fu pubblicato nel 1531 e divenne il quarto libro simbolo della Chiesa luterana insieme ai due catechismi di Lutero e alla Confessione di Augusta.
Per tutta la sua vita, Melanchton non smise mai di lavorare alla Confessione e alla sua Apologia. L’edizione del 1540 fu persino firmata da Calvino.
A partire dal 1555, la versione del 1530 della Confessione di Augusta divenne la Confessione di Fede ufficiale della Chiesa Luterana.
La Confessione di Augusta (1530)
Augsbourg
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