La leggenda della morte di Raffaello

Raphael Santi, uno dei più grandi pittori rinascimentali morì in questo giorno, il Venerdì Santo del 1520. Aveva solo 37 anni ed era all’apice dei suoi poteri.

E allora, qual è la leggenda che ho menzionato nel titolo di questo articolo?

Giorgio Vasari, il principale pettegolo del suo tempo racconta nel suo libro “Le vite degli artisti” che Raffaello morì per… troppo sesso. C’era una facile spiegazione medievale a questo – il corpo umano è controllato dagli umori, la salute dipende da un equilibrio di umori, e quello di Raffaello era destabilizzato da troppa azione a letto. L’artista cadde in preda alla febbre, non disse ai suoi medici quale fosse la causa ed essi gli diedero una cura sbagliata, che lo uccise.

La malattia durò quindici giorni, e fortunatamente Raffaello era abbastanza composto da confessare i suoi peccati, ricevere l’estrema unzione e mettere in ordine i suoi affari. Dettò il suo testamento, nel quale lasciò fondi sufficienti per la cura della sua amante, affidata al suo fedele servitore Baviera, e lasciò la maggior parte del contenuto del suo studio ad altri artisti, Giulio Romano e Penni.

Su sua richiesta, Raffaello fu sepolto nel Pantheon e il suo funerale fu estremamente grandioso, frequentato da grandi folle. L’iscrizione nel suo sarcofago di marmo suona: “

Ma chi era la sfortunata amante, con la quale Raffaello passò la sua ultima notte felice?

Raphael non si sposò mai, ma nel 1514 si fidanzò con Maria Bibbiena, nipote del cardinale Medici Bibbiena. Non era molto entusiasta di questo matrimonio – Maria alla fine morì nel 1520 da nubile. Si dice che Raffaello abbia avuto molte relazioni, ma un appuntamento fisso nella sua vita a Roma era la bella “La Fornarina”, Margherita Luti, la figlia di un panettiere (fornaro) di nome Francesco Luti. Questo è il suo ritratto:

Raphael, La Fornarina, 1518-20, Galleria Nazionale d'Arte Antica raphael death

Raphael, La Fornarina, 1518-20, Galleria Nazionale d’Arte Antica

Di lei, Flaubert ha scritto, nel suo Dizionario delle idee ricevute, “Fornarina. Era una bella donna. Questo è tutto quello che c’è da sapere”. Margarita non è menzionata da Vasari, ma è nominata due volte nei margini cinquecenteschi della seconda edizione delle sue Vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti. In una lettera del 1806, Melchior Missirini raccontò la storia del loro primo incontro, di come Raffaello si innamorò dopo averla osservata mentre bagnava i piedi nel Tevere nel giardino accanto alla sua casa a Trastevere, solo per scoprire che “la sua mente era bella quanto il suo corpo”. Certo, potrebbe essere solo una leggenda. Ma funziona con l’immaginazione!

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