La co-ossimetria

La co-ossimetria è stata chiesta nella domanda 26.3 del secondo documento del 2008 e nella domanda 17.2 del primo documento del 2010. Inoltre, la domanda 19.3 del primo esame del 2009 fa riferimento al “gap di saturazione dell’ossigeno” per quanto riguarda la diagnosi di intossicazione. In generale, all’università piace chiedere le ragioni di una differenza tra le letture del pulsossimetro e quelle del co-ossimetro. In breve, si può dire che letture basse del coossimetro rappresentano sempre una vera ipossia, e letture alte del coossimetro rappresentano sempre una vera normoxia, mentre questo non è il caso del pulsossimetro. Il coossimetro non è confuso dalla luce ambientale, dall’assenza di flusso pulsatile, dal rigurgito tricuspidale, dalla carbossiemoglobina o dal colorante blu di metilene.

  • Il principio è simile a quello del pulsossimetro, tranne:
    • Ci sono diverse lunghezze d’onda della luce
    • Non è necessario il flusso pulsatile
  • Il coossimetro rileva le seguenti specie di emoglobina:
    • Oxyhaemoglobin
    • Deoxyhaemoglobin
    • Carboxyhaemoglobin
    • Methaemoglobin

Letture basse del co-ossimetro rappresentano sempre una vera ipossia.

Cause di letture di Co-ossimetria ALTA e BASSA pulsossimetria

(i.e, il pulsossimetro non riesce a rilevare che la saturazione è normale)

  • Poco perfusione periferica
  • Luce ambientale
  • Poco contatto con la sonda
  • Coloranti – blu di metilene
  • Rigurgito tricuspidale

Cause di bassa Coossimetria e ALTE letture di ossimetria del polso

  • Carbossiemoglobina
  • Metaemoglobina
  • Interferenza a radiofrequenza
  • Trasferimento di leucociti (consumo di ossigeno da parte delle cellule nel tubo di raccolta, può verificarsi anche in situazioni come una grave trombocitosi)

“Oxygen saturation gap”

Questione 19.3 del primo documento del 2009 si riferisce al “gap di saturazione dell’ossigeno”. Anche se non è un termine formalmente accettato per descrivere questo fenomeno, il “gap” è una caratteristica ben riconosciuta della disemoglobinaemia. Si sviluppa quando il pulsossimetro legge una certa saturazione e la macchina ABG o il CO-ossimetro restituisce una lettura diversa. Il “gap” nelle letture di saturazione è vagamente rappresentativo della concentrazione dell’emoglobina anormale nel sangue.

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