It started out with a kiss.

Mr Brightside//The Killers//Hot Fuss//June 7th 2004

Non credo ci sia una definizione di punk se non fare qualcosa che nessun altro ha fatto e riuscire ad avere un impatto su un’intera generazione di persone. Questa è una delle canzoni che tutti hanno sentito un milione di volte alla radio e forse non sai nulla di chi la sta cantando, ma sicuramente ti viene l’impulso irresistibile di cantare insieme. Penso che il motivo per cui questa canzone riesce a rimanere impressa è per via del suo testo relazionabile. Tutti noi abbiamo amato qualcuno ma abbiamo dovuto vederlo con qualcuno che non merita la sua bellezza o la sua compagnia. Più spesso o meno, abbiamo provato una gelosia che non abbiamo il diritto di provare, su scenari che ci inventiamo nella nostra mente. Ho sempre trovato molto intrigante l’idea che tendiamo ad essere gelosi di cose che non ci appartengono realmente piuttosto che di qualcosa che ci appartiene. I Killers sono una delle mie band preferite, ma solo grazie ai loro album Hot Fuss e Sam’s Town. Il loro suono era senza precedenti, con testi ben pensati, la voce e l’energia innegabilmente raffinata di Brandon Flower e l’incredibile miscela di indie rock con revival post-punk. Questa canzone è probabilmente una delle canzoni più iconiche del 21° secolo perché in un’epoca in cui il ‘pop-punk’ cominciava ad essere meno rilevante, i Killers hanno dato al mondo qualcosa di nuovo da amare.

Penso che una delle ragioni per cui amo questa canzone sia perché mi ricorda un periodo di tristezza, che ho gestito abbastanza bene. Se c’è qualcosa che mi dà forza è sapere che ci sarà sempre una canzone che mi fa sentire come se non fossi l’unico a sentire tutte le cose che sento. Vi siete mai aggrappati a qualcosa con tutto il cuore e avete saputo che non è davvero vostro da tenere? Innamorarsi di uno spirito libero, un umano che si impegna solo con se stesso e le sue convinzioni. Credo che siamo tutti un Mr Brightside in qualche momento, perché non c’è niente di più doloroso che vedere la persona che ami, con qualcun altro. Ascoltarli fare melodie mentre tu stai lì seduto da solo. Vederli sorridere l’uno all’altro e sapere che tu sei incapace di essere mai la ragione dello stesso sorriso sul suo volto. La gelosia ha il suo modo di trasformare i santi in mari e credo che non ci sia nulla che possiamo fare se non annegare nelle profondità dell’oceano di lacrime che facciamo con le nostre stesse mani.

C’è qualcosa nel riff di chitarra iniziale che racconta una storia di tristezza in sé. Molta gente dice che siamo noi a portare il dolore su noi stessi creando scenari nella nostra testa, ma datemi il nome di una persona che non pensa troppo. Non è il fondamento dell’amore dubitare di tutto ciò che abbiamo provato prima? Pensi che la musica che suona sia un segno che tutte le immagini nella tua testa sono solo nella tua mente ma poi scopri che c’è solo quanto puoi fare. È un bene che tu stia uscendo dal guscio che sei stato e non puoi dare a nessuno il potere di farti sentire male con te stesso, hai tutto il diritto di sentirti come ti senti.

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