L’ipsaritmia è un’attività elettrica cerebrale molto caotica e disorganizzata senza un modello riconoscibile, mentre un’attività elettrica cerebrale normale mostra una chiara separazione tra ogni segnale e un modello visibile. Si tratta di un modello interictale anormale, costituito da onde e picchi di alta ampiezza e irregolari in uno sfondo di attività caotica e disorganizzata visto sull’elettroencefalogramma (EEG), e frequentemente incontrato nei bambini con diagnosi di spasmi infantili, anche se può essere trovato in altre condizioni.
Dal greco Hyps= Altezza
Un confronto tra un EEG normale sveglio, a riposo (con attività) e un EEG da ipersaritmia. L’EEG dell’ipsaritmia proviene da una bambina di 4 mesi con sindrome criptogenetica di West. In esso sono presenti onde e picchi di ampiezza elevata, che appaiono in modo casuale e senza alcuna distribuzione topografica identificata; inoltre, non c’è alcun gradiente di frequenza o ampiezza, indicando un’attività cerebrale altamente disorganizzata. Pur avendo questo EEG apparentemente caotico, il paziente non ha mostrato alcuna crisi clinica durante la registrazione.
Neurologia
Gibbs e Gibbs hanno descritto l’ipsaritmia (originariamente scritta con una ‘r’) nel 1952 come “…onde e picchi casuali ad alta tensione. Questi picchi variano da un momento all’altro, sia nel tempo che nella posizione. A volte sembrano essere focali, e pochi secondi dopo sembrano provenire da focolai multipli. Occasionalmente la scarica di spike diventa generalizzata, ma non appare mai come un modello ritmicamente ripetitivo e altamente organizzato che potrebbe essere confuso con una scarica del tipo petit mal o petit mal variant”.
Nella maggior parte dei casi di spasmi infantili, l’ipsaritmia scompare o migliora durante un cluster di spasmi e/o sonno REM. L’ipsaritmia raramente persiste oltre l’età di 24 mesi.