L’anatomia del lobo caudato ha implicazioni tecniche ed eventualmente oncologiche per i chirurghi. La complessa anatomia del lobo è chiarita dall’analisi embriologica e anatomica. Questo settore posteriore è embrionalmente e anatomicamente indipendente dal fegato destro e sinistro e dalla fessura portale principale. Il lobo caudato rappresenta l’unica parte del fegato che è in contatto con la vena cava, tranne all’ingresso delle vene epatiche principali nella vena cava, e fornisce un’anastomosi tra le vene epatiche e la vena cava. L’intero lobo caudato è un singolo segmento anatomico che è definito dalla presenza di rami venosi portali e arteriosi epatici, che alimentano il lobo, i dotti biliari drenanti e le vene epatiche. Poiché non è possibile definire vene, arterie o dotti separati per la porzione paracavale destra del fegato posteriore e poiché i pedicelli attraversano la divisione proposta tra la caudata destra e sinistra, il concetto di segmento IX è abbandonato. L’importanza dell’anatomia caudata si riflette nell’aumento della frequenza e della sicurezza della resezione epatica maggiore per i tumori primari e metastatici del fegato. La lobectomia epatica destra comporta abitualmente la resezione della porzione destra del lobo caudato (C. Couinaud, dati non pubblicati, 1999). In caso di cancro del dotto biliare ilare, che può estendersi nei dotti dorsali (specialmente il dotto laterale destro), la lobectomia caudata parziale o totale è spesso necessaria per la completa estirpazione del tumore. La lobectomia caudata isolata può essere eseguita per il carcinoma epatocellulare che insorge nel lobo caudato o per altri tumori che insorgono nel lobo. Il lobo caudato può essere resecato come parte del fegato del donatore in preparazione di un trapianto da donatore vivente. La conoscenza dell’anatomia chirurgica del lobo caudato è una parte essenziale del repertorio per i chirurghi che eseguono trapianti di fegato o trattano il cancro epatobiliare.