He’s So Homosocial

VERVE Team
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Sep 15, 2018 – 3 min read

omosociale

aggettivo

  1. relativo all’interazione sociale tra membri dello stesso sesso, tipicamente uomini.

Uomini che non sono amici delle donne ma a cui piace solo scoparle.

In sociologia, l’omosocialità indica le relazioni tra persone dello stesso sesso che non sono di natura romantica o sessuale, come l’amicizia, la mentalità o altro. L’opposto di omosociale è l’eterosociale, che preferisce relazioni non sessuali con il sesso opposto. Nelle relazioni di gruppo che coinvolgono più di due individui, la relazione può essere sia omosociale (che coinvolge relazioni sociali dello stesso sesso), bi-sociale che coinvolge relazioni sociali con entrambi i sessi o eterosociale che coinvolge solo il sesso opposto. Una preferenza per i membri del proprio sesso – una preferenza sociale piuttosto che sessuale.

Esempi di uomini omosociali sono Trump, Putin (all’estremo) e tutti i MadMen…

Gli studiosi femministi si sono concentrati su come l’omosocialità perpetui modelli di dominanza maschile. La “riproduzione metaforica omosociale”, un termine coniato da Rosabeth Moss Kanter, si riferisce a come gli uomini tentano di riprodurre le loro relazioni di potere dominanti unendosi e condividendo lo stesso spazio di occupazione e privilegio con quei maschi che gli assomigliano.

“I legami sociali maschio-maschio hanno una potente influenza sulle relazioni sessuali di alcuni giovani uomini eterosessuali….L’omosocialità organizza le relazioni sociosessuali degli uomini in almeno quattro modi. Per alcuni di questi giovani uomini, le amicizie uomo-uomo hanno la priorità sulle relazioni uomo-donna, e le amicizie platoniche con le donne sono pericolosamente femminilizzanti. L’attività sessuale è un percorso chiave per lo status maschile, e gli altri uomini sono il pubblico, sempre immaginato e talvolta reale, per le proprie attività sessuali. Il sesso eterosessuale stesso può essere il mezzo attraverso il quale viene attuato il legame maschile. Infine, la narrazione sessuale degli uomini è plasmata dalle culture maschili omosociali”. – Sage

L’omosocialità è una questione femminista perché opprime le donne in tutti i settori della nostra vita. Ci tiene “fuori dalla stanza” dove si discutono le idee e si prendono decisioni e piani. È quando un “comitato” composto interamente da uomini bianchi si siede intorno a un tavolo per prendere decisioni sulla salute riproduttiva femminile.

È quando due o uomini si riuniscono e si impegnano/partecipano/perpetuano sessismo e misoginia con “battute” e/o attività (es. strip club, porno condiviso) che oggettivano le donne.

Un “Bromance” è una relazione omosociale. Le confraternite, i club maschili, le squadre sportive maschili, i massoni, il sacerdozio, la sala riunioni, il campo da golf e il fight club sono tutti omosociali.

Il sociologo Michael Flood spiega come i legami tra ragazzi e giovani uomini modellano molto il modo in cui si relazionano con le donne e come formano atteggiamenti e comportamenti sessuali. L’amicizia maschile è più spesso costruita sulla condivisione di fantasie sessuali sulle donne e sulla loro conquista sessuale. Essenzialmente rendendo le donne una sorta di “moneta” che gli uomini usano per aumentare la loro posizione sociale tra di loro.

La “mascolinità tossica” prospera in culture e situazioni omosociali rendendo gli uomini non solo i suoi perpetratori ma anche le sue vittime.

“Vedi, c’è una grande tenerezza nativa nei bambini. Nei ragazzi, tanto quanto nelle ragazze. Ma così spesso vedo i ragazzi che si vergognano di questa tenerezza. Dai ragazzi e dai giovani uomini ci si aspetta così abitualmente che tradiscano la loro natura migliore, che soffochino la loro coscienza, che rinuncino al meglio di sé e si sottomettano a qualcosa di basso e meschino. Come se ci fosse un solo modo di essere uomini, una sola interpretazione valida della parte, del ruolo, se volete. C’è una pressione costante per arruolarsi, per indossare l’uniforme della misoginia e unirsi all’esercito delle teste di cazzo che fa rispettare e regola il sessismo. E mi addolora dire che non sono solo gli uomini a spingere quei ragazzi al servizio”. – Tim Winton

Se tu fossi mia figlia e fossi interessata e/o attratta da un “uomo dell’uomo” che ama una buona “bromance”, preferisce una regolare “serata tra uomini” al frequentare altri eterosociali e se la caccia, il frequentare i suoi amici al club Elks, la pesca e l’addio al celibato sono la sua idea di un tempo davvero buono…*

Direi “Beh, questa è una bandiera rossa.”

*Lo so, lo so #NotAllMen

Articolo del fondatore di VERVE & CFO (Chief Feminist Operative) Anna Quick Palmer

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