Earth First!, gruppo ambientalista radicale focalizzato sulla protezione della natura e della fauna selvatica. Earth First! fu formato nel 1980 come alternativa alle organizzazioni ambientali tradizionali come il Sierra Club e la Wilderness Society. Questi gruppi erano visti come troppo moderati e troppo disposti a sacrificare la protezione di alcune aree selvagge per fare accordi con i politici. Al contrario, Earth First! adottò lo slogan, “Nessun compromesso in difesa della Madre Terra.”
Le caratteristiche che distinguevano Earth First! dai gruppi ambientali tradizionali includevano la sua forma organizzativa, la filosofia e le tattiche. Earth First! non era un’organizzazione formale; piuttosto, era una rete sciolta di gruppi regionali autonomi, senza uno staff o una leadership formale. L’unico modo per diventare un membro di Earth First! era partecipare direttamente alle attività del gruppo. Earth First! pubblicava un periodico, l’Earth First! Journal, per tenere informati i membri.
I membri di Earth First! trovarono una filosofia unificante nell’ecologia profonda, che sostiene che tutte le specie di animali e piante hanno un diritto intrinseco ad esistere e che la natura selvaggia dovrebbe essere protetta a prescindere dalla sua utilità per gli esseri umani. I critici di Earth First! hanno sostenuto, tuttavia, che l’ecologia profonda è misantropa, favorendo le altre specie rispetto agli esseri umani. Sebbene alcuni dei primi membri di Earth First! abbiano fatto dichiarazioni controverse sulla sovrappopolazione, i membri successivi hanno evidenziato un terreno comune tra la giustizia sociale e la protezione della natura.
Earth First! era ampiamente conosciuta per le sue tattiche. Generalmente evitava il lobbismo e gli accordi politici associati alle organizzazioni ambientali tradizionali. Invece, i suoi attivisti si impegnavano tipicamente in azioni dirette non violente, come la disobbedienza civile per bloccare attività dannose per l’ambiente e il “monkeywrenching” (il sabotaggio di macchinari coinvolti nella distruzione ambientale). Nei primi anni dopo la formazione del gruppo, l’uso di azioni dirette – stare di fronte ai bulldozer e mettere punte (ad esempio, barre di metallo o chiodi) negli alberi per impedire che fossero tagliati – ha portato la copertura delle notizie nazionali a Earth First! Il gruppo in seguito è cresciuto.
Dalla fine degli anni ’80, tuttavia, Earth First! dovette affrontare serie sfide. La crescita del gruppo portò nuovi attivisti con nuove idee che a volte erano in conflitto con quelle dei suoi fondatori. Alcuni membri sostenevano la necessità di porre fine al taglio degli alberi e al sabotaggio dei macchinari, poiché queste attività mettevano i lavoratori del legno – che potevano anche essere visti come vittime delle corporazioni del legno – a rischio di lesioni. Altri membri del gruppo, tuttavia, erano ancora più anarchici dei loro predecessori e insistevano su tattiche di protesta sempre più radicali, come bloccarsi su oggetti, compresi i veicoli, mettendo al collo lucchetti a forma di U per biciclette ed erigendo grandi barricate per impedire la costruzione di strade. Come risultato, Earth First! e Earth Liberation Front, un aggressivo movimento spin-off fondato da membri di Earth First! che furono poi etichettati come ecoterroristi, divennero sempre più il bersaglio dell’azione della polizia, in particolare del Federal Bureau of Investigation (FBI) degli Stati Uniti.