Che cos’è il gas infiammabile? I gas infiammabili sono disponibili in un’ampia varietà, ma hanno tutti un denominatore comune: il gas infiammabile brucia quando si trova in presenza/miscela di un ossidante e viene fornito con una fonte di accensione. Nel blog SEMA Gases di questo mese continueremo sull’argomento dei gas infiammabili.

1) Definizione di gas infiammabile

Ora conosciamo la risposta alla domanda cos’è il gas infiammabile, ma qual è la corretta interpretazione? La definizione di gas infiammabile è: I gas infiammabili sono esplosivi quando sono mescolati con aria o ossigeno nelle giuste proporzioni. Esempi di gas infiammabili sono propano, idrogeno, butano, metano, etilene, acetilene, ammoniaca, etano e silano.

2) Tipi di gas infiammabili

1. Propano
2. Idrogeno
3. Butano
4. Metano
5. Etilene
6. Acetilene
7. Ammonia
8. Etano
9. Silano

Come detto nella definizione di gas infiammabili ci sono diversi tipi di gas infiammabili. I gas che bruciano nelle giuste circostanze sono propano, idrogeno, butano, metano, etilene, acetilene, ammoniaca, etano e silano.

3) Come conservare i gas infiammabili

Conservare un gas infiammabile richiede più precauzioni dei tipi di gas normali. Dato che il propano, l’idrogeno, il butano, il metano, l’etilene, l’acetilene, l’ammoniaca, l’etano e il silano sono tutti gas infiammabili e quindi pericolosi, è essenziale conservare questi gas in modo sicuro e corretto. Conservare il gas infiammabile in una zona fredda, chiusa e buia è fondamentale. Tenere le bombole lontano da qualsiasi forma di calore, scintille, fiamme o superfici calde a tutti i costi. Mantenere l’area dove si conserva il gas infiammabile ventilata e fredda, e lontano da qualsiasi bevanda consumabile.