Pubblicazioni
In una delle prime opere, un trattato medico sulle virtù del latte, Libellus de lacte et operibus lactariis (1545), include una lettera ad un amico in cui esalta le montagne come una delle più grandi meraviglie della natura. Questo riferimento e un successivo resoconto della sua scalata del monte Pilatus (1555) forniscono una delle prime testimonianze dell’alpinismo.
Nel 1545 Gesner pubblicò la sua Bibliotheca universalis, la prima bibliografia del suo genere, elencando circa 1.800 autori in ordine alfabetico con i titoli delle loro opere, annotazioni, valutazioni e commenti sulla natura e il merito di ogni voce. Questo monumentale riferimento fu seguito nel 1548 dall’opera enciclopedica Pandectarum sive Partitionum universalium Conradi Gesneri…libri xxi, in cui Gesner tentò di censire la conoscenza registrata del mondo sotto 21 voci. I primi 19 libri furono pubblicati nel 1548; l’ultimo, dedicato al pensiero teologico, fu pubblicato nel 1549, mentre il 20°, sulla medicina, non fu mai completato.
Il successivo monumentale risultato di Gesner fu un compendio della conoscenza registrata sulla vita animale, le Historiae animalium, in cui cercò di distinguere i fatti osservati dai miti e dagli errori popolari. Il primo volume (1551), un’opera generosamente illustrata di 1.100 pagine in folio, riguardava i quadrupedi vivipari (animali a quattro zampe che portano piccoli vivi). I volumi successivi dedicati ai quadrupedi ovipari (quelli che covano i piccoli dalle uova), agli uccelli, ai pesci e ad altri animali acquatici seguirono nel 1554, 1555 e 1556; il quinto volume, parzialmente completato, sui serpenti, fu pubblicato postumo nel 1587.
Gesner non completò mai un’indagine altrettanto completa sulla vita vegetale, ma le sue note e circa 1.500 incisioni su legno di piante e dei loro importanti fiori e semi furono usate da altri autori per due secoli dopo la sua morte. Anche se durante la sua vita era conosciuto soprattutto per le sue opere botaniche, Gesner pubblicò anche Mitridate: de differentis linguis (1555), un resoconto di circa 130 lingue allora conosciute, e un’edizione (1556) delle opere dello scrittore miscellaneo romano del III secolo Claudius Aelian.