Come si fa a fare un esaflexagono in meno di un minuto da qualsiasi pezzo di carta lungo senza forbici, nastro o colla? La ‘matematica’ Vi Hart è nota per il suo amore per gli esaflexagoni, modelli esagonali di carta piatta che possono essere “piegati o flessi in certi modi per rivelare facce oltre alle due che erano originariamente sul retro e sul davanti”.

Prendete della carta e i vostri pennarelli. In How To Make a Hexaflexagon: The Definitive Guide, condivide le sue tecniche di piegatura dell’hexaflex, consigli e trucchi. Inoltre, da Wikipedia:

La scoperta del primo flexagon, un triexaflexagon, è accreditata allo studente britannico Arthur H. Stone, che stava studiando alla Princeton University negli Stati Uniti nel 1939. La sua nuova carta americana non entrava nel suo raccoglitore inglese, così tagliò le estremità della carta e iniziò a piegarle in forme diverse. Una di queste formava un triexaflexagon. I colleghi di Stone, Bryant Tuckerman, Richard Feynman e John Tukey si interessarono all’idea e formarono il Princeton Flexagon Committee. Tuckerman elaborò un metodo topologico, chiamato Tuckerman traverse, per rivelare tutte le facce di un flexagon.

I flexagon furono introdotti al grande pubblico dal matematico ricreativo Martin Gardner nel 1956 nella prima rubrica Mathematical Games che scrisse per la rivista Scientific American.

Guarda tutti i video e i modelli di esafagoni di Vi Hart sul suo sito, o vedi puzzles.com/hexaflexagon, grandi risorse per le classi o a casa.

Anche da Vi Hart con Nicky Case: Parabola dei poligoni.

Prossimo: The Remarkable Way We Eat Pizza, Notes on a Triangle, le tassellazioni origami di Chris K. Palmer, e un bagel a strisce di Möbius.